L'ipotesi più attendibile per questo particolare fenomeno che io ho chiamato «Fiori di neve», per l'aspetto simile a un prato fiorito, è la seguente: una prima nevicata frammista a sabbia (la classica neve rossa, vedi: litometeore), un seguente innalzamento della temperatura che riduce lo spessore del manto nevoso facendo affiorare la sabbia, una successiva nevicata di pochi centimetri di spessore di neve bianca.
A questo punto il vento ed il sole, abbinati ad una temperatura appena inferiore a 0°C creano i «Fiori»: il vento fa aderire i fiocchi di neve fresca alle asperità del manto nevoso preesistente, il sole riesce a portare a fusione solo la neve rossa perché questa assorbe maggiormente il calore irradiato, di conseguenza le asperità rimaste bianche non fondono, rimanendo così sporgenti dal sottostante manto di neve rossa.